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Futurista e firmatario dei primi manifesti di questa rivoluzionaria corrente pittorica, Luigi Russolo (1885-1947) è stato forse l'artista più penalizzato, in virtù di una prima produzione risoltasi troppo presto: entro il 1913. Produzione pittorica subito sostituita dalla sua geniale teoria sul suonorumore e dai relativi strumenti atti a produrlo: gli Intonarumori. Ancor più difficile, poi, dopo la sua improvvisa morte, riuscire a tramandarne degnamente la memoria. È nel momento del lutto, e negli anni immediatamente successivi, che interviene, con determinazione, forza e volitività, la figura della moglie Maria Zanovello la quale, in pochi anni,e con l'esclusivo uso delle sue forze, dopo essersi documentata sulle carte del marito, e dopo aver intrecciato fitte corrispondenze con coloro che lo conobbero, promuove, con iniziative e scritti, la sua figura, altrimenti destinata con buona probabilità all'oblio. Tutti gli anni Cinquanta sono dedicati dalla vedova al marito Russolo: in particolare, straordinario e infine leggibile ad un pubblico non solo di studiosi è il dattiloscritto da lei intitolato Due pellegrini, che qui si presenta.